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Elon Musk

Elon Musk Le criptovalute sono finiti sull’ottovolante e dietro c’è la mano di Elon Musk, il fondatore di Tesla. A febbraio il produttore di auto elettriche aveva annunciato l’acquisto di Bitcoin per un controvalore di 1,5 miliardi di dollari, cosa ne aveva fatto lievitare le quotazioni.

A marzo era arrivata un’altra “spinta” con la possibilità di acquistare le auto Tesla pagando in Bitcoin.

E più di recente lo stesso Musk sul suo profilo Twitter, usando un gioco di parole, aveva detto di essere il padre-padrino del Dogecoin, un’altra criptovaluta.

Tesla rifiuta i Bitcoin

tesla logo Sulla scia di questo attivismo di Tesla il Bitcoin e i suoi fratelli erano a livelli record, ma ben presto è arrivata la doccia fredda.

Sempre ad opera di Tesla. La casa automobilistica ha infatti detto che non accetterà più i pagamenti in Bitcoin perché il loro funzionamento consuma troppa energia, cosa peraltro ben nota anche nel momento in cui era stato annunciato il contrario. Le quotazioni nel trading del Bitcoin hanno così perso in una sola seduta il 10%.

E rimane ancora da chiarire se nei circa due mesi in cui Tesla ha in teoria accettato i pagamenti in criptovaluta sia stata venduta almeno una macchina a chi ha pagato con i Bitcoin.

Elon Musk spinge il Dogecoin

dogecoin Come se non bastasse, neanche due giorni dopo, Elon Musk è tornato a “sponsorizzare” il Dogecoin. Musk ha detto di essere al lavoro per farlo diventare più efficiente da un punto di vista energetico.

E i trader non se lo sono fatti ripetere due volte, spingendo nuovamente al rialzo il Dogecoin, che nel frattempo aveva perso circa la metà del suo valore dai massimi.

Il comportamento di Musk è alquanto discutibile e potrebbe avere conseguenze. Il sospetto che i suoi annunci possano costituire una manipolazione dei mercati è circolato presso gli operatori finanziari.

E non è escluso che la Sec, l’autorità di controllo dei mercati statunitensi, apra un’indagine.

 

Con il future sul CME il Bitcoin è un investimento “ufficiale”

Da quando il future viene scambiato sul Chicago Mercantile Exchange il Bitcoin non è più un investimento “clandestino” e ci sono delle regole che vanno rispettate. E il compito di farle rispettare spetta per l’appunto alla Securities and Exchange Commission (Sec), un organismo decisamente più severo rispetto alla Consob italiana. Diamo quindi il benvenuto al Bitcoin nel mondo del trading sicuro!

 

Elon Musk nel mirino della SEC

Elon Musk era già finito nel mirino della Sec due anni e mezzo fa quando, sempre a mezzo Twitter, aveva annunciato l’intenzione di voler delistare Tesla. Operazione resa necessaria, a dire di Musk, dalla sottovalutazione del titolo. Peccato però che alle parole non siano mai seguiti i fatti. Il twitt di Musk fece però schizzare al rialzo i titoli Tesla.

E comunque, a distanza di più di due anni, il fondatore di Tesla può solo ringraziare di non aver delistato la sua società. Oggi vale in Borsa quasi dieci volte tanto e ne fa uno degli uomini più ricchi al mondo.

Articolo scritto da: Luca Ferrari

Luca Ferrari

Nato a Bologna, Luca Ferrari si è trasferito a Londra dopo la laurea.
Nella capitale finanziaria mondiale ha prima ottenuto un master in Finance e poi ha coronato il suo sogno entrando in una delle più prestigiose merchant bank, Citigroup.
Luca nel tempo libero è un appassionato runner. Per Trading Sicuro si occupa di Forex e Criptovalute.

Luca

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