In finanza ogni investimento ha un preciso obiettivo e quello dell’oro è di proteggere dall’inflazione. Nel gergo finanziario anglosassone si dice che svolge una funzione di hedging.
L’oro ha dimostrato di saper mantenere il proprio valore nel corso dei millenni. È quindi a tutti gli effetti una potente arma contro l’inflazione.
Non altrettanto si può dire per le azioni, nonostante abbiano dimostrato anch’esse di essere uno strumento efficace per proteggersi dal rialzo dei prezzi. Il problema è che hanno una storia di poco più di 100 anni.
Un periodo senza dubbio lungo, ma che non regge assolutamente il confronto con i 3000 anni dell’oro. L’oro protegge il capitale dall’inflazione da tre millenni. Le Borse solo da un secolo.
Più la serie storica è lunga, più è affidabile. Di conseguenza l’oro è molto più affidabile delle Borse nella lotta all’inflazione.
L’oro e il Bitcoin, un confronto impietoso
E il confronto diventa impietoso con il Bitcoin, un altro strumento finanziario indicato per la lotta all’inflazione. Creato nel 2009, può vantare una serie storica di poco più di dieci anni. Niente in confronto all’oro.
Prevedere come si comporterà il Bitcoin nel prossimo decennio è senza dubbio un azzardo. Con questo non voglio assolutamente dire che scenderà, anzi ogni azzardo è un’pportunità per fare del trading sicuro online. Solo che mancano i dati statistici per fare una previsione fondata sulla sua capacità di proteggere dall’inflazione.
La differenza e la forza del metallo giallo stanno tutte in questo schema:
- 3000 anni, il periodo in cui l’oro ha dimostrato di proteggere il capitale dall’inflazione
- 100 anni, il periodo in cui le azioni hanno dimostrato di proteggere il capitale dall’inflazione
- 10 anni, il periodo in cui il Bitcoin ha dimostrato di proteggere il capitale dall’inflazione
Che cosa è l’inflazione
Per capire bene come l’oro è in grado di difenderci dall’inflazione, bisogna prima chiarire esattamente che cosa è quest’ultima.
L’inflazione è la perdita di potere di acquisto della moneta. Se tre anni fa con 1 euro compravo un caffè, adesso sul bancone del bar devo mettere almeno 1,10 euro. In alcuni casi 1,20 euro.
Questo significa che oggi, con in tasca un solo euro, devo rinunciare alla mia dose di caffeina. Ed è probabile che fra qualche anno non basteranno più neanche 1,20 euro. Più il prezzo del caffè al bar cresce velocemente, più l’inflazione è alta.
Che cosa è il suo contrario, la deflazione
In alcuni periodi storici si verifica l’esatto opposto. Il prezzo dei beni scende e allora si parla di deflazione. Ma questi periodi sono molto, molto rari e per nulla piacevoli. La deflazione è letale per le economie. Un Paese in deflazione è in enorme difficoltà e i suoi cittadini soffrono.
Riassumendo in modo molto schematico le cose stanno così:
- l’inflazione è la crescita dei prezzi dei beni anno dopo anno
- la deflazione è la diminuzione dei prezzi dei beni anno dopo anno
Come nasce l’inflazione e in quale modo l’oro la contrasta
Le monete tradizionali, tanto per intenderci l’euro e il dollaro, vengono emesse dagli Stati e per la precisione dalle banche centrali.
La massa monetaria, cioè la moneta in circolazione, cresce al crescere dell’economia. Se parliamo di euro, questo significa che la Banca Centrale Europea immette nel sistema finanziario sempre più euro al crescere del Pil.
E fin qui si tratta di una gestione “sana” della politica monetaria.
Il problema è che la Bce stampa euro anche per salvare le banche in crisi e per aiutare gli Stati alle prese con il Covid-19. Ed è qui che nascono i problemi. Gli euro in giro diventano troppi.
E, come sempre accade, quando c’è troppa disponibilità di qualcosa, quel qualcosa perde valore. Di qui l’inflazione, che molti temono stia per infiammarsi.
Per capire questo meccanismo è sufficiente pensare agli smartphone. I primi esemplari erano pochissimi e costavano moltissimo.
Adesso c’è solo l’imbarazzo della scelta e ne esistono numerosi modelli che costano meno di cento euro. Sempre ovviamente che non si scelga un iPhone, ma questo è un discorso completamente diverso, visto che si parla di un marchio di lusso.
L’oro è a “edizione limitata”
La situazione dell’oro è completamente diversa da quella dell’euro e del dollaro.
Non si potrà mai verificare un eccesso di offerta, perché l’oro va estratto faticosamente dalle miniere. Non può venir creato con un click sul computer, come avviene invece per le valute tradizionali.
Il prezzo dell’oro è dunque destinato a crescere mano a mano che cresce la massa monetaria delle valute tradizionali. Ed è proprio questo meccanismo che difende il suo valore. Nel momento in cui l’euro e il dollaro valgano di meno, cioè sono vittime dell’inflazione, le quotazioni dell’oro salgono.
- L’oro deve essere estratto dalle miniere
- Le banche centrali possono creare “a tavolino” le loro valute
Il caffè, inflazione e oro
Per concludere, ipotizziamo che esista un bar che accetta come pagamento l’oro. E ipotizziamo anche che un caffè costi un “granello” di oro.
Ebbene, fra dieci anni con quel “granello” si potrà sempre comprare un caffè. Il prezzo del caffè non diventerà mai di due “granelli”. Anche quando il costo della tazzina sarà arrivato a due euro.
La forza dell’oro nella lotta all’inflazione sta tutta qui.